Così come per Invidia/Violet, anche il nome di questa matita mi ha molto ispirato, anzi, in verità è stata la prima di cui ho scritto la sua storia.
Difatti ho questo post nelle bozze da un bel po', e visto che non posso ancora truccarmi a causa della bruciatura sul viso, ne approfitto per parlarne.
Amo molto il binomio teatro-rosso e, anche se la storia che ne è venuta fuori ha uno stampo decisamente diverso da quello di Invidia, sono stata guidata da un luogo che sto sperimentando da poco.
Il palcoscenico in qualche modo è un non-luogo.
Dunque cominciamo.
Difatti ho questo post nelle bozze da un bel po', e visto che non posso ancora truccarmi a causa della bruciatura sul viso, ne approfitto per parlarne.
Amo molto il binomio teatro-rosso e, anche se la storia che ne è venuta fuori ha uno stampo decisamente diverso da quello di Invidia, sono stata guidata da un luogo che sto sperimentando da poco.
Il palcoscenico in qualche modo è un non-luogo.
Dunque cominciamo.
Era la sera che attendeva da mesi ormai.
Le prove erano state ripetute fino allo sfinimento, le parti erano prese, i ruoli assegnati.
Le prove erano state ripetute fino allo sfinimento, le parti erano prese, i ruoli assegnati.
La protagonista del musical respirava piano ma profondamente dietro le quinte.
La sua vera scena era l'attimo in cui la voce prendeva la rincorsa inspirata nei suoi polmoni.
Il momento di autenticità in cui tutto scompariva, il buio attanagliava i suoi occhi e la luce illuminava le sue labbra.