Disneyland to Foffyland - Scar

Dopo un sondaggio su Facebook, è stato scelto con una percentuale schiacciante il cattivissimo Scar come primo personaggio animale della rubrica Disneyland to Foffyland.
Posso anticiparvi che finora non ho riscontrato un cattivo più spietato di Scar nel mondo Disney.
Non è il più potente, ma per me è il cattivo imperdonabile.
Dunque proseguo la collaborazione con Ariel Make Up (trovate il suo post qui).


Scar è il fratello di Mufasa, re di diritto e sovano potente e rispettato.
Sin da subito appare molto diverso dal fratello: manto scuro, criniera nera, fisico scarno e ossuto.
E sin da subito mostra la sua natura doppiogiochista. Non disponendo della possente forza di Mufasa, utilizza l'intelletto, sfruttando a proprio vantaggio coloro che si sporcano le mani al posto suo.

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Più di tutto Scar ambisce al trono su cui siede il fratello, e la sete di potere lo attanaglia così tanto da ordire un piano per eliminarlo. Per conseguire il suo obiettivo utilizza proprio Simba, suo nipote, l'esca perfetta.
L'arte dell'inganno fa parte della sua indole, e il Simba cucciolo è la preda ideale per il suo scopo, poiché Scar mira a eliminare padre e figlio che lo precedono nella linea di successione.

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Scar progetta l'uccisione del suo stesso fratello riversando la colpa su suo nipote.
Stravolge completamente i legami di sangue pur di raggiungere la vetta più alta del potere, e lo fa raggirando il più grande nemico dei leoni: le iene.
Tutto è studiato, tutto e calcolato, ogni dettaglio è preparato con lucidità.

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Ed è proprio questa l'essenza della sua malvagità, il suo peccato: l'avidità.
Scar vuole tutto per sé e non esita a distruggere ciò che è di troppo, anche se si tratta di un fratello.
Ha un comportamento furbo come Madre Gothel, ma agisce contro dei legami di sangue autentici e non fittizi.
Non c'è rimorso, non c'è pentimento, non c'è spazio per l'errore, poiché Scar possiede la lucidità di saper giostrare la follia in cui annega il potere che tanto desidera.

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La mia versione di Scar ha atteso a lungo la sua creazione, perché provo un naturale disprezzo per questo personaggio, e anche la sua oscurità non è amica dei miei colori.

Base: Non c'è luce in Scar perché in lui non risiede speranza. Così il mio volto appare opaco e senza blush, con un contouring scavato per rasemblare l'aspetto scarno di questo personaggio, e la sua povertà interiore: Scar è un involucro vuoto.
Mentre per le sopracciglia ho scelto una forma sottile e appuntita verso l'interno, vista la grande mimica ingannevole che Scar utilizza per persuadere delle sue menzogne.

Occhi: Quanto può essere crudele lo sguardo di un assassino? E quanto può esserlo se guardandolo ti rendi conto che è tuo fratello?

Sono queste le domande che mi sono posta per realizzare questo make up, perché è la prospettiva di Mufasa nel momento della fine a rivelare chi davvero sia Scar.
Il suo è uno sguardo pungente, ma che ha saputo camuffarsi tutta la vita agli occhi di un fratello.
Sottile è stato dunque il filo conduttore della mia interpretazione: sottili gli occhi come l'inganno che Scar perpetua tutta la vita, sottile è la sfumatura, contenuta in una forma che il mio occhio tende a celare.
Un marrone scuro come base, un taupe medio e uno chiaro per sfumare, ma tutto rigorosamente opaco, adatto al nascondimento, perché Scar resta un codardo e si contrappone al coraggio di Mufasa.
Mentre al centro un bagliore verde illumina con riflessi duochrome il make up, svelando con giochi di luce i vividi occhi verdi di Scar.
Sottile è anche la cicatrice di cui porta il nome, che invade di netto la sfumatura e taglia lo sguardo interrompendosi in maniera brusca.

Labbra: Importantissime per questo personaggio, esse rappresentano la sede della menzogna.
Ma il loro inganno sa celarsi alla perfezione, dunque per la prima volta ho assottigliato la mia naturale forma, seguendo ancora una volta il principio della sottigliezza.
Dissimulare un sentimento in un sorriso costruito è la tecnica preferita di Scar, e uno dei fattori che lo lega anche a Jafar. Le sue bugie non sono palesi come quelle di Maga Magò, ma possiedono un grado di oscurità più profondo. Ho scelto dunque un rossetto scuro ma lucido, perché l'affinità di Scar con la menzogna è così radicata in lui, da non trapelare se non verso la fine. Un tono matte tende a nascondersi e invece Scar si muove sinuoso nelle sue diverse identità per sfruttare quella che gli è congeniale al momento opportuno.

Prodotti utilizzati

Viso

 Fondotinta "Fairly Light" Everyday Minerals
Cipria "Hollywood" Neve Cosmetics
Correttore "40 Caramel" Alverde
Terra "Hoola" Benefit

Occhi
Primer "Candlelight" Too Faced

Patello "Pioggia/Taupe" Neve Cosmetics (sopracciglia)

Ombretto "Camelot" e "Fossil" Nabla

Ombretto "Jungle" PaolaP

Ombretto "Shade 12 Pearl" MUA

Ombretto "Vanilla" Mac

Matita "Blanc" Zoeva (fuori prod.)

Ombretto "White Bunny" Neve Cosmetics (fuori prod.)

Matita "Bombay black" Nabla
Eyeliner in gel "Midnight in Paris" Essence (fuori prod.)
Mascara "Black drama" Maybelline

Labbra

Lip Lock Pencil Elf

Matita labbra "15 Aubergine" Alverde

Rossetto "Luscious cream 512" Kiko

Credevo di aver raggiunto il punto più lontano dalla mia comfort zone con Pocahontas, ma Scar mi ha decisamente spinto ancora più in là.

Il taglio d'occhi così tracciato non mi sta male, ma i colori nel loro insieme mi spengono facendomi apparire grigia in volto: il che va benissimo per un personaggio come Scar, ma non per me.

Come sempre sono uscita con questo make up, ma probabilmente l'unica assenza che pesa davvero è proprio quella del blush.

Voi che ne pensate?



Vi lascio l'anteprima dell'album su facebook che trovate QUI.