lunedì 13 giugno 2016

La ragazza con il rossetto rosso...

In questi mesi durati un attimo e dilatati in anni, non ho avuto il tempo necessario per dedicarmi a questo piccolo angolo a colori...e temevo il momento in cui l'avrei avuto. Perché tutta la sofferenza sarebbe finita, dando spazio a un nuovo dolore: l'assenza.
L'ultimo post che ho pubblicato è datato 25 Aprile, esattamente un mese dopo, quell'assenza si è manifestata in un risucchio interiore, che crea vertigini alle mani tremanti.
Ho sempre pensato che la scrittura lasciasse un segno indelebile nella memoria, perché è ricercabile nel tempo. Io ho bisogno di ricordare, la mia memoria trova ristoro parlando del vuoto incolmabile che la divora.

Con te è scomparso l'esemplare umano più simile a me...e ora mi ritrovo sola con la mia razza estinta.

Allora comincio a raccogliere i dettagli e li pongo insieme su un foulard verde, il tuo colore preferito.
E ricordo dove è nata la mia passione per il trucco, che a te è stato concesso solo dopo il matrimonio, a 23 anni.


"Ho perso tutte le ciglia pecché mammìn nun volevà cà mettèv o' mascàr"
"Io nun pòzzo stà senzà o' copriocchiaiè"
"A me me piacè o' russètt russ, chello lucidò"